Benvenuti in Pappeceblog

Dicette o pappece ‘nfaccia a’ noce, ramm’ o tiemp’ ca te spertose.

Proverbio napoletano

Questo proverbio napoletano, che mi accompagna da una vita, mi rappesenta da sempre. Il verme, con pazienza, tenacia, ma soprattutto con tanto duro lavoro, riesce a perforare il guscio della noce, conquistandola. E’ con questo proverbio che mi potrei descrivere: con pazienza e tanto duro lavoro ho finora raggiunto gli obiettivi che mi sono prefissato.

Ancora un blog, direte voi… Ma era proprio necessario? La risposta è semplice: assolutamente no. Lo dichiaro subito: questo blog è superfluo. Non sono un professionista della scrittura e non ho niente da insegnarvi. Eppure la scrittura è la forma di espressione che mi è più congeniale, fin da bambino. Ho scritto, senza mai prendermi sul serio, su diversi giornali e riviste. Da adolescente collaboravo alla pagina flegrea de Il Mattino di Napoli. Ho poi scritto per più di tre anni su Tennis Oggi. Le mie lettere sono state pubblicate su diversi giornali e riviste. Ho contribuito ai libri corali Quello che ho da dirvi nel 1998 e Sono portato per quasi tutto nel 1999. Infine nel 2011 ho pubblicato un libro sul tennis, Numeri uno per un giorno, che raccoglieva i miei articoli pubblicati su Tennis Oggi, oltre ad alcuni inediti, il cui ricavato  fu destinato alla ricerca contro il cancro, in memorie di due tra le persone più importanti della mia vita, Maria Teresa e Francesca. Avevo poi smesso di scrivere fino a che, in piena pandemia, non mi fu chiesto di scrivere degli articoli su libri che avessero come tema l’Africa, mia grande passione, e così ho ricominciato.  

Continuerò a raccontarvi storie di migrazione, perché ho provato in prima persona cosa vuol dire vivere lontano dalla propria terra: un misto di mancanze e soddisfazioni, che i diversi protagonisti elaborano in base al loro vissuto e alla loro personalità. Prendendo spunto da episodi vissuti durante i miei viaggi, rifletteremo insieme sulle situazioni che mi hanno colpito. Talvolta commenterò i fatti del giorno, ma sempre provando a dare un respiro più ampio della quotidianità. Ogni tanto inviterò degli ospiti, amici che hanno una competenza o una passione su  argomenti particolari, che ci illustreranno. Insomma, farò le cose seriamente, ma senza prendermi sul serio, consapevole di non essere uno scrittore o un giornalista, e soprattutto consapevole che Pappeceblog non è il Corriere della Sera o Repubblica. Quello che ci sarà sempre è il rispetto per i lettori, siano essi dieci, cento o mille. Quando non avrò niente da dire, non scriverò. Questo blog sarà uno degli strumenti che userò per perseguire il mio obiettivo della vita: la legittimazione e l’inclusione delle diversità, qualsiasi esse siano. 

Invitarvi a leggere questo blog significa invitarvi, virtualmente, a casa mia. Mentre beviamo un caffè insieme, chiacchieriamo del più e del meno. Benvenuti!