Mancano pochi giorni al voto del 25 settembre per il rinnovo degli organi parlamentari italiani, e non è difficile prevedere cosa accadrà se dovesse vincere la destra (che la stampa continua a chiamare centro-destra, ma di centro non ha niente): noi, che siamo cresciuti con Lady Oscar, vedremo la censura colpire Peppa Pig. Dovremo dimenticarci i temi dei diritti civili, sociali e ambientali (un lavoro sicuro, un salario minimo garantito, il reddito di cittadinanza, il matrimonio egualitario, il diritto di cittadinanza per chi cresce in Italia, tanto per citarne alcuni); in politica estera, l’attuale destra oscilla tra l’amicizia con Putin e quella con Orban. Una vittoria di questa coalizione ci indebolirebbe inevitabilmente in Europa. Possiamo impedire che questo accada andando a votare in massa il 25 settembre, e per noi italiani all’estero, votare e spedire le schede ai Consolati entro giovedì 22 settembre (meglio spedire qualche giorno prima, non si sa mai).
Gli italiani in Europa avevano diritto, fino al 2018, a eleggere 2 senatori e 5 deputati, ma la riduzione del numero dei parlamentari comporta che nel prossimo parlamento verremo rappresentati da un solo senatore e da 3 deputati. Dal 2006, i rappresentanti al Senato sono stati espressione del Partito democratico e della destra. Dei 5 deputati, due sono sempre stati espressione del partito democratico, mentre gli altri partiti riuscivano a eleggere al massimo un deputato. Tale riduzione fa sì che al Senato si voterà con un sistema maggioritario puro, mentre alla Camera nessun partito riuscirà a conquistare due deputati.
Per questo motivo, stavolta i partiti di destra si sono presentati in Europa con una lista unica, mentre l’Alleanza Verdi – Sinistra Italiana ha rinunciato a presentare una propria lista al Senato, accettando di votare i candidati proposti dal PD.
Io ho già votato, e convintamente, per l’Alleanza Verdi – Sinistra Italiana, perché credo che le tematiche sociali (lavoro, diritti, questione migratoria) e ambientali siano prioritarie per il nostro futuro, e le une non possono essere disgiunte dalle altre. Al Senato, ho disciplinatamente votato PD.
Ho sempre ritenuto che ciascuno debba votare per il partito e i candidati che meglio lo rappresentino, ma in questi giorni sento spesso amici e conoscenti dire che nessun partito li rappresenta veramente. Una volta stabilito che non tutti i partiti sono uguali, io credo che sia importante capire almeno quello che non vogliamo, e votare la coalizione opposta. La coalizione opposta alla destra è quella di centrosinistra, formata da PD e Alleanza Verdi-sinistra italiana. , dal momento che gli altri partiti si sono presentati da soli (Movimento 5 Stelle e Azione/Italia Viva). Considerato che, in Europa, avremo solo tre seggi alla Camera, e che il Partito Democratico non riuscirà a ottenerne due, mi sembra chiaro che l’unico voto utile per gli elettori progressisti sia per l’Alleanza Verdi – Sinistra italiana.
P.S. Le mie preferenze sono andate a Mattia Lento, giornalista, impegnato da sempre nell’associazionismo, e mio amico, la cui storia di migrazione vi ho raccontato qualche settimana fa, e a Benedetta Scuderi, co-portavoce dei giovani Verdi europei, perché, come Mattia, ha un profilo molto vicino alla mia sensibilità. Ci tengo però a sottolineare che anche gli altri quattro candidati, Elisa Fiorucci, Elisa Siragusa, Francesco Muscau e David Cecchi hanno un curriculum eccellente. Leggete i loro profili su internet e votate le due persone che sono più vicine alla vostra sensibilità.
Diffondiamo
Speriamo bene
Ciao Maurizio, sono d’accordo su tutto quello che scrivi. È importante più che mai andare a votare, anche se io sono uno dei tanti che non ho ancora un’idea precisa su chi votare. Mi sei piaciuto particolarmente quando hai scritto “credo che sia importante capire almeno quello che non vogliamo, e votare la coalizione opposta.”. Io non vorrei la destra al potere, perché a mio avviso è divisiva e non inclusiva ed è lontana anni luce dalla mia idea di società, quindi voterò la coalizione opposta. Ho letto il programma del partito Sinistra Italiana. Molto ambizioso e interessante. Se solo si riuscisse a realizzare un decimo del loro programma , avremmo un mondo migliore. Ci penserò….
Nel frattempo, semmai ci fossero stati dubbi, la destra in parlamento europeo ha mostrato chiaramente, astenendosi, la sua vicinanza a Orban.