Gradini che non finiscono mai: un genio raccontato da un altro genio

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Cosa succede se un genio della fisica, il premio Nobel Giorgio Parisi, incontra un genio della scrittura, Piergiorgio Paterlini? Il risultato è il libro Gradini che non finiscono mai, pubblicato recentemente da La nave di Teseo, che, attraverso la scrittura rassicurante dello scrittore emiliano, ci illustra la vita quotidiana dello scienziato romano.

In trecento pagine, costituite da capitoli brevi, si ripercorre la vita di Parisi partendo dall’infanzia, fino al giorno d’oggi. L’editore descrive il libro con queste parole. Cosa fa nella vita un fisico teorico che arriva per primo a scoperte fondamentali fino a vincere il Premio Nobel? Pensa, ragiona con altri fisici e calcola. Molte intuizioni cruciali in tutta l’esistenza, frutto di miriadi di calcoli e di ipotesi, a volte esatte a volte sbagliate, che, in un attimo o nel corso degli anni, svelano una parte del mistero che ci avvolge con conseguenze spesso impensate e imprevedibili. Giorgio Parisi ha seguito la sua passione per i numeri fin da piccolo, un talento alimentato da grandi maestri all’università e cresciuto in un confronto costante con la comunità scientifica internazionale.A fianco di uno straordinario percorso professionale, in questa autobiografia Parisi racconta la sua vita privata dietro i riflettori, la parabola di un bambino che amava la matematica e che è riuscito a diventare un grande scienziato. Le origini della sua famiglia, l’incertezza sugli studi durante tutto il liceo, la solitudine fino all’università, la frequentazione stretta non solo degli scienziati ma anche di scrittori come Luce d’Eramo e Ignazio Silone. E l’amore della sua vita, Daniella, il rapporto con i figli e i nipoti, la passione per la musica e la politica. Fino ad arrivare al mistero della coscienza, alla paura e all’accettazione dei nostri limiti, come uomo e come scienziato, ma anche alla fiducia in ciò che ci rende davvero umani: la diversità che ci sorprende, i sogni che ci ispirano, l’amore che ci scalda.

Episodi familiari e privati si alternano a incontri professionali, alla spiegazione di alcuni dei suoi lavori, primi fa tutti quelli che gli hanno fatto meritare il Nobel, descritti in maniera così elementare da essere compresi anche da chi sia a digiuno di conoscenze scientifiche. Un esempio che mi piace citare è quello sull’importanza della complessità: Se la complessità si semplifica al punto che il sistema non ha più equilibri modificabili – cioè se perdiamo la complessità tout court – le conseguenze sono terribili. Il tumore nella cellula di un essere vivente. Una malattia nei sistemi nervosi. E la dittatura nella società.

Il mio amico ungherese Imre Kondor ci ricorda che negare, rifiutare, pedere la complessità è molto pericoloso, e lo storico ottocentesco Jacob Burckhardt afferma senza mezzi termini che “la negazione della complessità è l’essenza della tirannia”.

Gli episodi della vita professionale mettono in evidenza quanto il lavoro di ricerca sia un lavoro di squadra e quanto il contributo di ciascuno sia importante; diversi capitoli sono infatti dedicati agli incontri professionali che si sono, con il tempo, trasformati in importanti incontri umani. Impariamo a conoscere così scienziati quali Cabibbo, Symaniz, Amit, Virasoro…

Tanti sono gli aneddoti sulla vita familiare (la moglie Daniella, i figli, i genitori…) e tanti altri sull’importanza dell’impegno sociale e politico, pilastri della vita di Parisi.

Mentre leggevo il libro, cercavo di immaginare la conversazione tra i due geni, durante la quale Paterlini ha raccolto tutte le informazioni necessarie per il libro. Avranno i due trascorso una vacanza insieme, durante la quale si sono raccontati le proprie vite? Avranno invece avuto regolari riunioni online, oppure tutto si è consumato nel corso di un weekend? Non lo sapremo mai. Mi ponevo queste domande perché tutto il libro sembra veramente il racconto che un amico fa a un nuovo amico, avendo la capacità di far sembrare normale episodi di vita che sono decisamente straordinari.

Un’ottima lettura per cominciare degnamente il 2023.

5 Comments

  1. Caro Maurizio ho letto il libro con molto interesse e trovo che tu lo abbia recensito magnificamente. Le biografie di personaggi famosi sono a volte poco interessanti, in questo caso Paterlini ha saputo mettere in luce tutti gli aspetti della poliedrica personalità di Parisi, tracciando il profilo umano e sociale del fisico che sono tutt’uno con il profilo dello scienziato. Particolarmente riuscita è la descrizione dell’intuizione che si manifesta su di una solida base di conoscenze, non apparendo così come qualcosa di trascendentale e non un punto di partenza per una scoperta scientifica importante, ma come un punto di svolta di un percorso intellettuale in itinere.

  2. L’ho comprato subito. Piacevolissimo. Fa riflettere anche nei passaggi più ironici. Bravo il Nobel ma bravissimo pg !

  3. Letto tutto d’un fiato. Era come se stessi passando un pomeriggio a chiacchierare con un amico, quasi scordandomi di stare accanto a un genio. Ringrazio anche a PGP di avermi regalato questa magnifica esperienza.

    Julia Caro

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