è terminato da qualche il torneo di tennis di Wimbledon, che, grazie a Matteo Berrettini, primo italiano nella storia a raggiungere la finale, ci ha dato grandi soddisfazioni. Durante il torneo si è registrato un altro evento storico che, a mio parere, non ha trovato eco adeguata nei mass media europei. Sto parlando dei quarti di finale ottenuti da Ons Jabeur, prima atleta tunisina a raggiungere questo traguardo. Oltre a essere la prima atleta tunisina, Ons è la prima donna del mondo arabo in assoluto a raggiungere i quarti di finale nello Slam più antico del mondo. Ha ottenuto questo risultato sconfiggendo, tra le altre, la plurivincitrice di Wimbledon e degli US Open Venus Williams, la vincitrice di Wimbledon e del Roland Garros Gerbine Muguruza, la camionessa del Roland Garros 2020 Iga Swiatek. A fine giugno, vincendo il torneo di Birimingham, la Jabeur era diventata la prima donna araba a vincere un torneo di tennis.
Per ottenere questi traguardi, e per i prossimi che le auguro arrivino numerosi, grazie al bel tennis che gioca, l’atleta tunisina sta lavorando duramente da anni. Non ha un fisico esplosivo e nemmeno da top model, la Jabeur: è alta appena 167 centimetri. Non attira l’attenzione della stampa e dei social, è poco conosciuta fuori dalla cerchia degli appassionati, eppure con il suo lavoro sta compiendo una rivolzione, sfondando quel tetto di cristallo che ha costituito finora una barriera per le ragazzine del suo Paese, diventando così un modello da seguire. Le bambine adesso vogliono giocare a tennis, vogliono essere libere di indossare i gonnellini corti, vogliono girare il mondo.
Accanto a tutte le donne e gli uomini, sempre più numerosi, che combattono per la parità di diritti nei paesi arabi, la presenza e i risultati di Ons Jabeur sono altrettanto importanti per far accrescere la coscienza civile dei connazionali.
Sono assolutamente d’accordo… … è più importante e Grande ciò che sta realizzando in termini di visibilità rispetto a ciò che fa in campo, e lei lo fa divinamente per talento e classe da vendere…
Complimenti Maurizio per il punto di vista “sociale” della venuta di Ons Jabeur…