Ucraina e Russia viste dal piano terra

Personalmente ritengo che gli autori di blog non debbano scrivere di argomenti GRANDI come la guerra Ucraina/Russia, a meno che non abbiano provate competenze in materia, e questo sicuramente non è il mio caso. Vorrei però raccontarvi le mie ultime settimane di lavoro, che sono state inevitabilmente incentrate su questa crisi.

Come qualcuno di voi sa, mi occupo di sicurezza sul lavoro e uno dei capitoli chiave del mio lavoro è la preparazione e la risposta alle emergenze. Sono responsabile dei siti ucraini dell’azienda per cui lavoro, due uffici commerciali, e così a inizio mese ho cominciato, assieme al direttore generale dell’Ucraina, al suo capo russo, e a un esperto tedesco, a preparare i piani per mettere al sicuro i nostri dipendenti e le loro famiglie, in caso di necessità. All’inizio eravamo tutti ottimisti, ma poi le cose hanno preso velocemente una direzione sbagliata, come tutti sappiamo.

I colleghi si trovano in diversi luoghi dell’Ucraina, le leggi marziali non permettono agli uomini di lasciare il Paese, alcuni sono già impegnati attivamente nella resistenza contro l’aggressore. Proviamo a sentirci tutti i giorni, facciamo l’appello dei dipendenti e delle loro famiglie, gioiamo ogni mattina quando li sappiamo vivi, festeggiamo quando qualcuno dei familiari ha passato il confine. Non c’è orario per sentirsi, ci si sente ogni volta che è possibile.

Ucraina Russia
Le bandiere russa e ucraina

Nel mio lavoro sono responsabile anche dei siti in Russia, e sono quotidianamente in contatto con i colleghi di lì. Anch’essi stanno vivendo la propria tragedia umana; tutti, e dico tutti, hanno parenti o amici ucraini; tutti, e dico tutti, considerano questa guerra sbagliata. Ci sentiamo quotidianamente, cerchiamo di farci forza, di incoraggiarci, a volte si piange, a volte si prova a sorridere. Molti cittadini russi sono scesi in piazza, con tutti i rischi del caso, da San Pietroburgo alla Siberia. Gli intellettuali russi avevano già condannato fermamente, a inizio febbraio, la sola ipotesi di una guerra, quando noi in Occidente non ci eravamo ancora resi conto della gravità della situazione.

Quello che so da sempre è che ogni guerra è sbagliata. Quello che so in questo caso è che i popoli sono molto migliori dei loro governanti.

Anche noi, da lontano, possiamo fare delle piccole azioni per aiutare il popolo ucraino:

PACE

9 Comments

  1. War War
    What is it good for
    Absolutely nothing
    War
    What is it good for
    Absolutely nothing
    War is something that I despise
    For it means destruction of innocent lives
    For it means tears in thousands of mothers’ eyes
    When their sons go out to fight to give their lives

    War
    What is it good for
    Absolutely nothing
    Say it again
    War
    What is it good for
    Absolutely nothing

    War
    It’s nothing but a heartbreaker
    War
    Friend only to the undertaker
    War is the enemy of all mankind
    The thought of war blows my mind
    Handed down from generation to generation
    Induction destruction
    Who wants to die

    War
    What is it good for
    Absolutely nothing
    Say it again
    War
    What is it good for
    Absolutely nothing

    War has shattered many young men’s dreams
    Made them disabled bitter and mean
    Life is too precious to be fighting
    wars
    each day
    War can’t give life it can only take it away

    War
    It’s nothing but a heartbreaker
    War
    Friend only to the undertaker
    Peace love and understanding
    There must be some place for these things today
    They say we must fight to keep our freedom
    But Lord there’s gotta be a better way
    That’s better than
    War

    War
    What is it good for
    Absolutely nothing
    Say it again
    War
    What is it good for
    Absolutely nothing

  2. Grazie per la testimonianza e per gli utilissimi link.
    Continua a darci notizie, Maurizio. Sei una fonte diretta e davvero preziosa.

  3. Bravo! Grazie, Maurizio! Leggendoti non posso non ricordare le parole di mio padre ( quattro anni e mezzo di prigionia in Russia) a me bambina:”Devi odiare sempre la guerra, non il “nemico”, che è un poveraccio come te. Ricordati sempre che, se qualche russo non mi avesse regalato qualche volta una patata o un tozzo di pane, non sarei sopravvissuto e tu non saresti nata…”

  4. Grazie Maurizio, una volta di più!!

    In questi giorni leggiamo mille commenti, analisi, contro analisi, e poi anslisi delle contro analisi. Di certo qualunque narrazione è inevitabilmente parziale, soprattutto oggigiorno in cui le interconnessioni geopolitiche sono infinite. Alla fin fine le cose da dire, se riesvo a riassumero tutyo quel che leggo e sento sono poche: siamo contro qualunque guerra, esprimiamo solidarietà con i popoli aggrediti, enunciamo gli “errori” del mondo occidentale. Tutte cose da affermare per cercare di costruire una cultura meno guerrafondaia. Così come la migliore arma per la transizione ecologica è la riduzione dei consumi, il rafforzamento della pace deve passare per il disarmo. Ci lavorava un tipo che si chiama Gorbaciov !! Mi manca la voce di Gino Strada, con il suo senza ma e senza se.

    Di nuovo caro Maurizio grazie per mostrare la strada del COSA POSSIAMO FARE NOI, ORA.

  5. sono cosi preoccupata per questa escalation di guerra e devo ammettere che ho sottovalutato il pericolo
    mi Uguro solo che siano ragionevoli!

  6. Ciao Maurizio, pubblicherò il tuo articolo su FB e su altre piattaforme, in modo da dargli massima diffusione. Molto utile la sintesi delle piccole azioni che si possono fare per aiutare il popolo ucraino. Grazie le preziose informazioni

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