Il prossimo 12 febbraio si svolgeranno le elezioni per rinnovare il governo e il parlamento del canton Zurigo, e per la prima volta potrò esprimermi anch’io, in quanto cittadino elvetico.
Quando arrivai in Svizzera, quasi quindici anni fa, tutto mi sembrava perfetto: ero affascinato dalla bellezza dei luoghi (e lo sono ancora), dalla gentilezza delle persone (e lo sono ancora), dall’efficienza dei servizi. Trascorsi il tempo libero dei miei primi mesi in centro a Zurigo, tra Bahnhofstrasse, Bellevue e il Niederdorf, e sembrava che tutta la ricchezza e la felicità del mondo fosse concentrata qui. Horgen invece si presentava come un’appendice di Zurigo, dove niente di speciale accadeva per gli stranieri (io non parlavo tedesco, allora).
Mi bastarono pochi mesi, spostandomi dal centro città agli altri quartieri, oltre che nelle cittadine lontane dal lago, per rendermi conto che non è tutto oro quello che luccica. L’apprendimento della lingua tedesca mi permise di entrare in stretto contatto con le persone locali, e di avere la conferma di quanto già intuivo: la Svizzera è un Paese ricco, ma la ricchezza è molto mal distribuita. Quello che mi colpiva, e che mi colpisce tuttora, è che le disuguaglianze sono riconosciute da tutti, non importa quale sia la classe sociale, ma sono anche ampiamente accettate. Se in Italia l’ascensore sociale ha rallentato negli ultimi trent’anni, fino quasi a bloccarsi del tutto, in Svizzera l’ascensore sociale non ha mai funzionato in maniera brillante, ma si ha la sensazione che le diseguaglianze siano considerate dai più, se non proprio naturali, ineluttabili.
Le conseguenze delle diseguaglianze non sono immediatamente percepibili, perché poco ne parlano gli organi di informazione, ma sono evidenti a chiunque voglia vederle. Alcuni esempi? I tassi di infortuni sul lavoro, la cui severità è maggiore tra le categorie deboli; gli effetti della pandemia, con tassi di mortalità maggiori tra le persone più povere. Da straniero, osservavo con preoccupazione. Una volta diventato svizzero, ho ritenuto opportuno, nel mio piccolo, cercare di appoggiare i partiti che considerano la lotta alle disuguaglianze come una priorità. Ho trovato un piccolo partito, la Alternative Liste (Lista alternativa), che meglio di tutti esprime la mia necessità di lotta alle disuguaglianze. Il partito è piccolo, ma le loro battaglie estremamente importanti, e io le sostengo con convinzione. Ho accettato perciò con piacere la proposta di candidarmi alle elezioni, nel distretto di Horgen. Si tratta di un distretto estremamente liberale, dove è oltremodo importante metterci la faccia.
Ciò che mi piace del sistema di voto in Svizzera è che si possono esprimere preferenze per i candidati di tutti i partiti, sostenendo coloro i quali, non importa a quale partito appartengano, che mostrano una sensibilità affine a quella degli elettori. Per conoscere le posizioni dei singoli candidati, il portale Smart Vote ha sottoposto, a ognuno di noi, 64 domande, sui temi di competenza cantonale. Ho risposto con sincerità e senso del dovere, perché ritengo indispensabile che i potenziali elettori sappiano come la penso su qualsiasi argomento. E’ possibile leggere le mie risposte qui. Ho anche risposto alle domande dell’associazione LGBTIQA+ Haz-Queer Zuerich, centrate sui temi dell’inclusione. Trovate il dettaglio delle mie risposte qui. Purtroppo diversi candidati hanno preferito non rispondere alle domande di Smart Vote e Haz-Queer. Ciò denota, a mio parere, poca trasparenza e scarsa considerazione per gli elettori.
So bene di non essere molto conosciuto, e che la Alternative Liste è un partito piccolo. So anche però che, nel distretto di Horgen, gli elettori hanno diritto a esprimere 15 preferenze. Mi auguro che in tanti indicheranno il mio nome tra i 15 candidati prescelti. Vorrei contribuire con la mia presenza in lista, se non alla mia elezione, almeno all’elezione di qualche candidato della Alternative Liste, primo fra tutti il nostro capolista Florian Schweizer.
Molto interessante che ci siano porali che offrono agli elettori strumenti di conoscenza oggettivi e omogenei come sono le domande uguali per tutti. E degli impegni precisi verificabili a fine mandato.
Bravo Maurizio!! Ti auguro con tutto il cuore che tu possa essere eletto! La Svizzera si renderà conto del tuo enorme valore!
E vai !!!!!!
Ti ricordo da sempre come una persona molto speciale e leggere le tue parole me lo conferma! Ti auguro il meglio. Un abbraccio
Giovanna
sei gentilissima, grazie!