Referendum del 15 maggio 2022: su cosa si esprimeranno gli svizzeri

Il prossimo 15 maggio gli svizzeri avranno occasione di esprimersi su tre nuovi referendum che interessano, direttamente o indirettamente, l’intera popolazione. Vediamo di che cosa si tratta.

Modifica della legge sul cinema

Le emittenti televisive svizzere sono obbligate a investire il 4% della loro cifra d’affari nella creazione cinematografica nazionale, fornendo in questo modo un importante contributo alla produzione nazionale di film. Sempre più spesso, tuttavia, i film e le serie sono fruibili, a richiesta, anche su internet, in streaming. Finora in Svizzera non vige nessun obbligo d’investimento per i servizi di streaming. La modifica della legge sul cinema prevede di estendere questo obbligo anche ai servizi di streaming, che potranno partecipare direttamente alla produzione di film e serie svizzeri oppure versare una tassa sostitutiva a favore del cinema svizzero. Inoltre dovranno riservare il 30% del loro catalogo a film e serie prodotti in Europa. Contro questa modifica di legge è stato chiesto un referendum.

Io voterò SI’ a questa proposta di legge, pur con la perplessità sull’obbligo del 30% del catalogo; temo infatti che una soglia minima così alta scoraggi la diffusione di produzioni da Paesi meno conosciuti, in particolare da quelli africani, che potrebbero essere, per tanti di noi, un’ottima scoperta culturale.

Modifica della legge sui trapianti

Negli ultimi 5 anni, in Svizzera, in media 450 persone all’anno hanno ricevuto uno o più organi da una persona deceduta. Il numero degli organi necessari è però molto più elevato. Attualmente un trapianto è possibile solo se il donatore vi aveva acconsentito in vita. Spesso tuttavia nessuno è al corrente della volontà della persona deceduta e i congiunti devono decidere al suo posto; nella maggior parte dei casi essi sono contrari alla donazione.

Il Consiglio federale e il Parlamento  intendono disciplinare in modo nuovo la donazione di organi: chi non desidera donare i propri organi dovrà dichiarare la propria contrarietà in vita. In mancanza di questa dichiarazione si presumerà che una persona è disposta a donare i propri organi. Nonostante ciò, i congiunti saranno comunque coinvolti e potranno rifiutare la donazione, se sanno o ritengono che la persona sarebbe stata contraria. Se non è possibile contattare i congiunti, il prelievo di organi non è permesso. Anche contro questa modifica di legge è stato chiesto un referendum.

Io, che quando vivevo in Italia ero iscritto all’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO), voterò SI’ a questo referendum, pur considerando un compromesso inutile quello del coinvolgimento dei congiunti, che rischia di non far raggiungere l’obiettivo di salvare vite umane.  

Recepimento del regolamento UE relativo alla guardia di frontiera e costiera europea

L’ultimo referendum riguarda Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, che assiste a livello operativo gli Stati Schengen nella protezione delle frontiere esterne. La Svizzera collabora con Frontex da più di 10 anni.  Dalla fine del 2019 Frontex è in fase di potenziamento nella UE, e il Consiglio federale e il Parlamento elvetico hanno deciso che la Svizzera parteciperà a tale ampliamento. Contro questa decisione è stato chiesto un referendum. Gli oppositori sostengono che violenza, miseria e morte siano ormai cosa di tutti i giorni alle frontiere esterne dell’Europa. I profughi e i migranti vengono privati dei loro diritti, picchiati e espulsi. Frontex, come guardia di frontiera, è in parte responsabile. Il comitato promotore del referendum chiede, al di là di questo referendum,  di abolire Frontex, di fermare la criminalizzazione della migrazione in Europa e di abilitare la migrazione sicura invece di impedirla con la violenza. Il Consiglio federale e il Parlamento temono che, in caso di NO al referendum, la Svizzera rischia di essere esclusa dai trattati di Schengen/Dublino.

Questo è il referendum che mi crea mal di pancia, perché anch’io ritengo che sia necessaria una Svizzera integrata in Europa. Allo stesso tempo credo anch’io, come i promotori del referendum, che violenza, miseria e morte siano la quotidianità alle frontiere esterne dell’Europa. Per questa ragione voterò NO al referendum.  

E voi, come voterete? O come votereste, se ne aveste la possibilità?

3 Comments

    • Magari in Itala visto che avrei bisogno di finanziamenti per il mio film …riguardo alla donazione organi sono parte in ballo visto che mio papà è trapiantato ed io giro con in tasca l’autorizzazione all’espianto….

  1. Voterei come te, con le stesse perplessità. Il secondo, sulla donazione organi mi pare davvero un compromesso ipocrita che sostanzialmente lascia le cose come stanno

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