L’Uganda, Maurizio e l’importanza del pride

Negli ultimi anni, in Uganda, si è avuto un inasprimento delle discriminazioni sulle persone LGBTIQ+, fino all’emanazione, negli ultimi mesi, di leggi assurde, oltre che inqualificabili e intollerabili. L’ultima legge, conosciuta come “legge anti–omosessualità”, non si limita a criminalizzare l’omosessualità con la

Dalla Romania all’Italia: Male a est

Andreea Simionel è una giovane scrittrice, nata nel 1996 in Romania e da tanti anni in Italia. Diversi suoi racconti sono stati pubblicati su varie riviste letterarie e il suo racconto Addio Sicilia è stato tradotto in tedesco all’interno dell’antologia Literatur tandem

Cara Lisetta, grazie di tutto

Mentre ero in viaggio, ho appreso con dolore della scomparsa di Elisa Rodoni Cavedon, per noi tutti Lisetta, storica proprietaria della Libreria italiana di Zurigo. Pur essendo arrivato in Svizzera a fine 2008, scoprii la Libreria italiana soltanto nel 2011 e lì,

Arbnor Bekiri, ragazzo dell’Europa

Arbnor nasce a Urbino, nel gennaio del 1997, quinto e ultimo figlio dopo quattro sorelle. La madre, marchigiana, lavora presso il centro studi italiani; il padre, albanese, lavora come camionista ed è spesso lontano da casa a causa del lavoro. La famiglia

Europa Rainbow: povera Italia, quanto sei indietro…

In una sonnolenta domenica pomeriggio d’autunno, riflettevo sui diritti LGBTIQ+ in Italia, ora che, con il governo di Giorgia Meloni, il Paese è governato dalla destra, sia moderata che estrema. Riflettevo anche che, fino ad ora, questi temi sono stati del tutto

Paola e Francesca: ma quali spose?

Questo inizio di estate si sta presentando particolarmente interessante, per quel che riguarda le tematiche LGBTIQ+.  Oltre alle manifestazioni “pride” in tantissimi Paesi del mondo, che ricordano l’importanza dei diritti, acquisiti o ancora da acquisire, dal 1 luglio in Svizzera è entrato

Due libri per comprendere il colonialismo italiano

Quando andavo a scuola, in particolare negli ultimi anni delle superiori, non mi piaceva molto studiare la storia, e così la imparavo il meno possibile, concentrando lo studio prima dei compiti in classe o delle interrogazioni. Crescendo, mi sono reso conto dell’importanza