Tra poco compirò cinquantadue anni, la metà dei quali trascorsi lontano da Napoli. Nonostante la mia città scorra sempre dentro le mie vene, amata di un amore che mi porta ad analizzarne ogni suo aspetto, e sovente a criticarla, mi chiedo spesso
Ho trascorso la metà della mia vita lontano da Napoli, eppure la napoletanità continua a scorrere prepotente nelle mie vene. Ancora oggi provo un’attrazione forte per i libri ambientati a Napoli, o che hanno Napoli come co-protagonista del racconto, e così corro
I primi complimenti e congratulazioni mi sono arrivati subito dopo la fine della partita con l’Udinese. Un collega turco-svizzero che lavora con me a Horgen, e poi un collega dalla Spagna, e poi tanti altri. Gli amici italiani, tifosi di altre squadre,
La prima volta fu il 10 maggio 1987, era la festa della mamma, che avevamo trascorso a ristorante con nonne, zii e cugini. Il pareggio in casa con la Fiorentina ci portò la certezza matematica con una giornata di anticipo e con
Vittorio Zambardino è una presenza costante della mia vita, anche se lui non lo sa e anche se sono passati oltre quarant’anni dall’ultima volta che ci siamo visti di persona. Più giovane dei miei genitori, da bambino è stato loro vicino di
Ci sono autori la cui scrittura è per noi così familiare, da avere la sensazione di conoscerli da sempre, e così aspettiamo con ansia ogni loro nuovo scritto. Appartiene alla mia personale categoria di scrittori familiari Piera Ventre, che ha recentemente pubblicato
Il libro che vi presento oggi non è un libro nascosto, bensì un libro dimenticato; si tratta del romanzo Speranzella, di Carlo Bernari, pubblicato nel 1949 e vincitore del premio Viareggio nel 1950. Carlo Bernari era lo pseudonimo di Carlo Bernard, scrittore,
Ci sono autori di cui ci si innamora dopo poche pagine, tanto da andare a cercare tutti i libri pubblicati e aspettare con ansia i nuovi lavori. Uno di questi autori è per me l’ischitano Andrej Longo, che imparai a conoscere tanti
Ieri 25 novembre, mentre stavo ancora lavorando, ho ricevuto un messaggio da mio fratello: “E’ morto Maradona”. Pochi minuti dopo, ricevo lo stesso messaggio da mio padre. Mi stavano informando in tempo reale, come si fa quando viene a mancare una persona
Esattamente un anno fa, cominciava l’avventura di Pappeceblog. Avevo ripreso a scrivere dopo tanti anni, per caso, per gioco, incoraggiato da un conoscente, scoprendo così che mi piaceva ancora. Con Pappeceblog volevo riunire le mie diverse anime, quella partenopea e quella elvetica,