Hijra: un giovane alla ricerca della sua identità

Faccio spesso fatica a trovare, tra i narratori italiani contemporanei, coloro i quali cercano di scrivere un romanzo sociale, un romanzo che descriva la società in cui viviamo. Fa eccezione l’ultima mia lettura, Hijra, pubblicata da Fandango, che offre una boccata d’aria

Sotto gli alberi di udala: al rogo le nuove streghe

Chinelo Okparanta, scrittrice nigeriano-americana, è una professoressa universitaria a Lewisburg, Pennsylvania. Nata a Port Hardcourt nel 1981, è cresciuta in Nigeria fino all’età di dieci anni quando, con tutta la famiglia, si trasferì negli Stati Uniti. Ho scoperto questa autrice qualche tempo

Passeur, viaggio della speranza

Poche settimane fa vi avevo proposto un libro di viaggio molto particolare, addirittura fino a Cernobyl. Anche oggi vorrei parlarvi di un  libro che racconta di un viaggio, stavolta molto più vicino a noi. Si tratta di “Passeur”, di Raphael Krafft,  giornalista

L’ascaro: una storia anticoloniale

Il libro che vi presento oggi ha quasi cento anni; fu infatti scritto nel 1927, anche se per la pubblicazione fu necessario aspettare la fine della seconda guerra mondiale. Solo nel 2012 il libro fu tradotto in inglese, e solo pochi mesi

Nera con forme: sono grassofobico e non lo sapevo

Ho scoperto da poco una casa editrice, Le plurali, che pubblica libri di saggistica e narrativa, esclusivamente di autrici. Sfogliando il catalogo, sono stato attratto da un libro dalla copertina gialla, il mio colore preferito, e così, senza pensarci troppo, l’ho acquistato.

Sister Deborah: e se il Messia fosse donna e nera?

E’ stato pubblicato da poco, dalla casa editrice Utopia, con la traduzione di Giuseppe G. Allegri, l’ultimo romanzo di Scholastique Mukasonga, Sister Deborah. La Mukasonga è una scrittrice ruandese che io apprezzo molto, tanto da aver raccontato delle sue opere più volte

Marina Morpurgo, e la memoria diventa letteratura

Ho conosciuto Marina Morpurgo, giornalista, scrittrice e traduttrice  tantissimi anni fa, in maniera virtuale. Aveva tradotto un libro che mi era piaciuto moltissimo e l’avevo contattata su Anobii per un confronto. La nostra corrispondenza andò avanti per mesi. Tempo dopo, in occasione